Senatrice Mariolina Castellone

M5S, intervista a Repubblica “Non possiamo ridurre il percorso costituente ad un semplice duello Conte-Grillo”

«Non possiamo ridurre il percorso costituente ad un semplice duello Conte-Grillo».

La vicepresidente del Senato, la 5Stelle Mariolina Castellone, si domanda: «Perché tutto questo astio nei confronti di Beppe Grillo e di chiunque abbia provato a spendere per lui una parola? ».

Senatrice Castellone, il fondatore rivendica il diritto all’estinzione del Movimento. Il presidente dice invece che «un padre non ha il diritto di uccidere i suoi figli». Lei come la pensa?

«Nel nostro ordinamento esiste un istituto che prevede l’esclusione dall’eredità di chi uccide il padre. Possiamo considerare che il Movimento sia l’eredità che ci hanno affidato Beppe e Gianroberto. Grillo non va escluso, anzi abbiamo il dovere di riconoscere che da lui è partito questo grande sogno».

Il presidente Conte non rinnoverà il contratto da 300 mila euro a Grillo. Lo accusa di contro-comunicazione. La riscontra anche lei?

«Credo che Beppe abbia dato molto più di qualsiasi cosa possa avere avuto. Veramente è triste ridurre il suo ruolo a quello di consulente che riceve un compenso. Beppe ha dato la vita al Movimento».

Quindi Conte non deve cacciare Grillo?

«Si dirà che è stata la costituente a decidere, il punto però è che la discussione dei 300, come si legge nella guida che è stata diffusa, indirizza il percorso per raggiungere un obiettivo ben preciso».

Cioè eliminare la figura del garante?

«Sarebbe davvero triste. Ho creduto molto in questo percorso partecipato e non posso pensare che si riduca solo nel togliere il potere al garante ».

Su cosa ci si deve concentrare invece?

«Se vogliamo recuperare i voti perduti e radicarci sempre di più, dobbiamo lavorare meglio sui territori e sostituire i singoli coordinatori nominati con degli organi collegiali regionali e provinciali scelti dalla base, dobbiamo tornare nelle strade, nelle piazze, tra la gente. È una storia che oggi cammina sulle gambe del nostro presidente Conte e di tutti noi».

È Grillo però che ha parlato di Movimento evaporato.

«Tutti stanno cogliendo dal discorso di Beppe il concetto di Movimento evaporato. Nessuno ha notato invece che ha parlato di Movimento compostabile, di humus, e dal terreno fertile può rinascere sempre qualcosa».

(La Repubblica, 28 ottobre 2024) 

 

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