Qualche giorno fa abbiamo raccontato al Senato la storia di una mia concittadina, Miranda Rega, portata via da un male contro il quale ha combattuto con tutte le sue forze, insieme alla sua famiglia.
Una storia scritta dalla stessa Miranda, con coraggio, onestà e franchezza. Una storia che racconta i desideri, i sogni (sia quelli realizzati che quelli irrealizzati), e le paure di tante donne di oggi. Donne che, come scrive nel suo racconto, spesso hanno la sensazione di non essere buone madri, che si rammaricano per quanto non sono riuscite a fare nella vita perché hanno dovuto dedicarsi alla famiglia e che arrivano alla fine delle loro giornate così distrutte da non avere nemmeno un po’ di tempo per sé.
La presentazione del libro di Miranda è stata anche l’occasione per parlare dei veleni che inquinano la nostra terra, delle prospettive della ricerca oncologica, della speranza che non dobbiamo perdere di dare al posto dove vivono i nostri figli un futuro migliore.
E’ stato emozionante ricordare Miranda insieme alla sua famiglia e ringrazio le tante persone che da Giugliano sono venute in Senato per onorare la vita di Miranda.
Grazie al Dr. Franco Perrone, al Direttore Giovanni Russo, a Giuseppe Palma, a Antonella Panico è a Don Francesco Riccio per avermi affiancato in questo racconto. Ognuno di loro ha portato un suo ricordo di Miranda, un aneddoto che la riguardava, e come succede leggendo le pagine del suo libro, è sembrato davvero che lei fosse ancora con noi. E grazie soprattutto alla mia amica Angela Rega che per me è un grande esempio di impegno, di forza e di amore.





