I dati diffusi da Svimez sono la pietra tombale sulla maldestra e sguaiata propaganda del Governo. Nel Mezzogiorno è boom di lavoratori poveri, 1,8 milioni pari al 31,2% del totale, mentre la perdita del potere d’acquisto causata dall’ondata inflazionistica è stata più marcata che nel resto d’Italia: -6% rispetto al 2019 contro il -4,3%.
Anche se a livello quantitativo l’occupazione cresce è sul piano qualitativo che restiamo zavorrati a salari da fame. Un cane che si morde la coda. Davanti a questo quadro desolante, in oltre due anni e mezzo Meloni&Co. non hanno introdotto una sola misura per invertire la rotta e anzi hanno ripetutamente bocciato l’introduzione del salario minimo. Una decisione scellerata.
Non solo. Sempre la Svimez ha rilevato come per il Sud sia stato fondamentale il ruolo giocato dal Pnrr, che nel 2024 ha prodotto lo 0,6% della crescita. In pratica più della metà del totale, l’1%. Tradotto: se non fosse stato per il presidente Giuseppe Conte e il MoVimento 5 Stelle oggi saremmo davanti a tutt’altro quadro.
Questa è la differenza tra chi fa i fatti e chi, come FdI-Lega-FI, vende solo fumo.