La Corte Europea dei Diritti Umani ha condannato lo Stato italiano per non aver tutelato nell’arco di oltre trent’anni la salute dei cittadini dell’area giuglianese e casertana. Nella sentenza vengono stigmatizzati anche alcuni comportamenti ingiustificabili, come la secretazione dei verbali degli interrogatori al pentito di camorra Carmine Schiavone, nei quali erano contenuti nomi e cognomi di chi per più di un quarto di secolo ha consentito che fossero avvelenate migliaia e migliaia di persone.
Questa sentenza ha semplicemente certificato ciò che io e tutto il Movimento 5 Stelle denunciamo da tempo: la nostra terra è stata svenduta, avvelenata, data in preda a imprenditori senza scrupoli che hanno fatto affari con la camorra sotto l’occhio connivente della politica. Questa sentenza è l’ennesimo tassello di un percorso partito tempo fa e al quale ho dedicato gran parte del mio impegno in Parlamento, perché quella che viene chiamata “Terra dei Fuochi” è il luogo dove vivo e dove vivono i miei figli, e in questi anni sono riuscita ad ottenere risultati importanti, che ci permettono oggi di avere a disposizione più strumenti per proteggere i cittadini dell’area nord di Napoli.
Voglio ricordare solo alcune delle battaglie che ho combattuto e vinto:
- La legge sulla rete nazionale dei registri tumori. La prima legge che sono riuscita a far approvare in Senato nel 2019, strumento fondamentale per certificare che in queste zone ci si ammala di cancro in percentuali nettamente superiori a quelle di tutte le altre d’Italia. Purtroppo, nonostante le mie continue sollecitazioni, mancano ancora i decreti attuativi di questa legge, ma spero che la sentenza della Corte Europea acceleri anche questa procedura.
- La trasformazione dell’area vasta di Giugliano da Sito di Interesse Regionale (SIR) a Sito di Interesse Nazionale (SIN). Grazie a questa trasformazione, le procedure di bonifica e messa in sicurezza avranno una corsia preferenziale e più rapida, ma da anni assisto ad uno scaricabarile tra Governo e Regione su chi debba completare la perimetrazione dell’area. Il risultato è che alla fine ne pagano le spese i cittadini.
- Il divieto di aprire sulla nostra terra nuovi siti di smaltimento e stoccaggio dei rifiuti, modificando, sempre con una legge a mia firma, una norma del 2007 che ci aveva reso la pattumiera della Campania.
Non potete immaginare quanto è stato complicato combattere queste battaglie, a volte in solitaria, e quanto sia frustrante vedere che nonostante la fatica ancora non basta. E forse non potrà mai bastare per ripagare tutto il male che ci è stato fatto. Per quanto mi riguarda, ritengo che questa sentenza sia non una vittoria ma un’ennesima sconfitta, perché è la certificazione che lo Stato non ha protetto i suoi cittadini quanto avrebbe dovuto.
La sentenza della Corte Europea, però, scrive certamente una pagina nuova. Da domani nessuno avrà più scusanti per le colpevoli omissioni che sono state operate a danno di donne, uomini e bambini innocenti, colpevoli solo di essere nati e di continuare a vivere in un pezzo d’Italia che per molti, invece, era ed è terra di nessuno. A tutti quelli che non hanno mai mollato, alle associazioni ambientaliste, agli attivisti, ai cittadini che sono scesi in strada a migliaia per chiedere giustizia, dico grazie. Insieme siamo una forza, e insieme possiamo scrivere un futuro diverso.
Sen.ce Mariolina Castellone