Cambiare la gestione della sanità
Da tempi non sospetti, asseriamo che il Servizio Sanitario Nazionale è in sofferenza a causa dell’assetto ospedalo-centrico perché non si è sviluppata la sanità territoriale, salvo la lungimiranza di poche Regioni. Si è preferito, invece, dare spazio alla sanità privata, depauperando il pubblico. È di strategica importanza favorire il lavoro in team multidisciplinari e multiprofessionali, ricorrendo anche a strumenti di telemedicina, rivedendo il ruolo del medico di medicina generale. È necessario superare il sistema della quota capitaria, implementando sistemi di misurazione delle performance che valorizzino il merito anche nel territorio. È, infine, venuto il momento che i dati clinici ed assistenziali divengano patrimonio del SSN e dei ricercatori che operano nelle istituzioni di pubbliche. Il Movimento 5 Stelle lavora da anni ad un nuovo modello organizzativo unitario e moderno del SET-118. La nostra proposta prevede la gestione territoriale delle emergenze e delle urgenze sanitarie attraverso un’organizzazione dipartimentale, istituendo un Dipartimento autonomo della Medicina del Territorio, provinciale e regionale, con una Direzione provinciale che farà da centro di coordinamento dell’intero sistema 118, dalla sala operativa, con funzione di ricezione delle richieste di soccorso, di attivazione e di coordinamento degli interventi, alla rete delle postazioni di soccorso, dislocate strategicamente sul territorio. Chiediamo di munire tutte le ambulanze di attrezzature per il soccorso avanzato con standard di 1 postazione medicalizzata ed infermierizzata ogni 60.000 abitanti e prevediamo di disciplinare sempre meglio l’utilizzo del privato, che deve operare in sinergia e non in sostituzione del pubblico e deve garantire contratti dignitosi, riconoscendo la figura di autista soccorritore. Bisogna, inoltre, puntare su 3 punti fondamentali: la regia della sanità deve tornare allo Stato (Rafforzare il ruolo di indirizzo dello Stato sulle Regioni), rivedere i criteri di nomina dei vertici di ASL ed ospedali e sperimentare nuove politiche della farmaceutica.
Scrivimi
Il progresso parte dall’ascolto e dal confronto. Per me è indispensabile mantenere un filo diretto con i cittadini. Solo attraverso il racconto della realtà quotidiana, delle problematiche e delle proposte, possiamo gettare le basi per un lavoro efficace.